21 gennaio 2006

 

The Bronx Zoo


Andare a vedere lo Zoo a NYC potrebbe sembrare strano. Specialmente se è il primo viaggio, perchè al momento della preparazione dell'itinerario si hanno in mente le destinazioni classiche da turista a Manhattan. E se si ha poco tempo per visitare la città, bisogna calcolare che tra viaggio e visita si impiega ben più di una mezza giornata. E se il famigerato nome "Bronx"ci fa pensare a ben più terrificanti cose che tigri, serpenti e Gorilla della Foresta...

Ma se vi è rimasta da quando eravate bambini quella curiosità verso il mondo animale che vi ha fatto sempre pensare allo Zoo come ad un luogo di sogno dove incontrare a distanza ravvicinata bestie esotiche e strane, quello del Bronx potrebbe trovare posto nel vostro itinerario. Ma ne varrà la pena?

Partiamo dall'inizio, cioè da Manhattan: come arrivare allo Zoo? Subway, Bus o Taxi? Io ho scelto il secondo. Si prende una linea espressa ( sul sito dello Zoo dicono la BxM11, sono passati 7 mesi e non sono sicuro sia la stessa che presi io), per pagare la quale non va bene la "Unlimited Ride Metrocard" che avrete fatto all'inizio del vostro soggiorno per viaggiare per 7 giorni su tutta la rete per la modica cifra di 24 $ (salvo aumenti). Bisogna acquistare una seconda MetroCard non "Unlimited" e caricarci la somma necessaria: 4 $ a viaggio(salvo aumenti); quindi, se prevedete di tornare nel vostro confortevole albergo a fine giornata, vanno caricati 8 $ per ciascuna persona. Una sola carta infatti permette il pagamento per più viaggiatori.

Durante il tragitto godrete di una rapida panoramica di Harlem e successivamente del Bronx, visto da distanza di sicurezza. Spiegate all'autista che volete scendere allo Zoo ed egli annuncerà la fermata all'altoparlante. In genere non scandiscono le parole per venire incontro al turista con limitata capacità di comprensione dell'inglese, quindi non spaventatevi se non capirete una sola dannata parola: un cenno di intesa al momento di scendere chiarirà che ha chiamato proprio la vostra fermata. E prima di scendere fatevi indicare dov'è la fermata per il ritorno ( tranquilli, è a 300 metri dall'ingresso).

Il biglietto costa 8 $ ( salvo aumenti), ma il mercoledì si entra lasciando una offerta libera; quindi, da buon italiano, faccio il minimo sforzo: 1 $. Unico lato negativo: le scolaresche, guarda caso, scelgono proprio il mercoledì per la visita ed in generale l'afflusso è molto maggiore rispetto agli altri giorni. E l'esibizione "Congo Gorilla Forest" si paga comunque, ammesso che siate interessati ad essa (consiglio tassativo: andateci o rimanete a Manhattan).

Dove vivono gli animali? A parte le costruzioni in muratura riservate a rettili, pesci, uccelli e scimmie, se il tempo lo permette, hanno tutti a disposizione un bel appezzamento di terreno e acqua all'aperto, con un ambiente costruito per le loro esigenze. Niente gabbie tipo circo, insomma, e l'impressione è un po'quella di stare passeggiando in uno dei tanti parchi cittadini. Da notare che anche negli ambienti chiusi gli animali possono godere di una certa "libertà", come gli uccelli che svolazzano tranquillamente tra una voliera e l'altra sopra la notra testa.

La mia guida Routard consigliava la visita alla mattina presto, quando gli animali sono più attivi e viene dato loro da mangiare. Ho potuto constatatare che deve essere proprio così: anche ben prima di mezzogiorno i nostri amici erano intenti al loro passatempo preferito: sonnecchiare immobili. Con alcune eccezioni: la tigre della foto più sotto ci ha degnati di una spruzzata di urina mica da ridere ( se non ci fosse stato il vetro a dividere gli ambienti sai che gusto); le scimmie, alcune delle quali si producevano in fenomenali acrobazie. I Gorilla del Congo, stupefacenti. E le foche/otarie vivacissime e rumorosissime.

Alla fine della visita, un bilancio personale: per dare una occhiata veloce alla maggior parte degli animali, si cammina parecchio ( ripeto, il posto è veramente grande) e si rischia di rimanere delusi per le aspettative troppo alte. Ma era una bella giornata di sole e in definitiva non è stato tempo sprecato. Certo, dovendo scegliere, non lo rifarei.



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